Psichiatria e Psicoterapia
Nella mia attività come psicologa e psicoterapeuta a Napoli mi trovo spesso a dover chiarire la differenza tra una visita psichiatrica e un incontro con uno psicoterapeuta.
Cos’è la Psichiatria?
La psichiatria è una specializzazione medica che si occupa della cura dei disturbi mentali. Lo psichiatra valuta la sintomatologia e propone trattamenti, spesso orientati verso un intervento farmacologico. La visita psichiatrica ha un approccio medico-scientifico che mira a diagnosticare la malattia e a classificarla secondo criteri specifici, come quelli presenti nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders).
In questo contesto, il paziente è visto principalmente come oggetto di osservazione, con l’obiettivo di catalogare i sintomi. Questo approccio può però limitare la comprensione del disagio psichico, poiché la soggettività del paziente viene ridotta a un elenco di sintomi da trattare.
Il Colloquio Clinico Psicologico e la Psicoterapia
La psicoterapia, al contrario, è centrata sul discorso del paziente. Lo psicoterapeuta, sia esso medico o psicologo con specializzazione in psicoterapia, si occupa di trattare i disagi psichici senza l’uso di farmaci, favorendo un processo di consapevolezza e introspezione.
Secondo lo psicoanalista Massimo Recalcati, la psicoterapia è una clinica dell’ascolto, in cui la parola del paziente ha un ruolo centrale. L’obiettivo è esplorare i significati profondi del disagio, favorendo un percorso che consenta al soggetto di rinnovare il proprio modo di vivere, senza dover ricorrere necessariamente a soluzioni farmacologiche.
Il Ruolo della Farmacologia e i Limiti del Farmaco
In alcuni casi, gli psicofarmaci possono essere utili come supporto alla psicoterapia, specialmente nelle fasi più acute della sofferenza. Tuttavia, il farmaco ha principalmente una funzione di contenimento dei sintomi e non risolve le cause profonde del disagio. Senza un percorso psicoterapeutico, il farmaco rischia di diventare un modo per evitare il problema, piuttosto che per affrontarlo realmente.
La Critica Fenomenologica della Psichiatria
La psichiatria fenomenologico-esistenziale, rappresentata da figure come Karl Jaspers e Ludwig Binswanger, offre una critica all’approccio riduttivo della psichiatria tradizionale. Per la psichiatria fenomenologica, la malattia mentale non è solo un disfunzionamento del cervello, ma un modo specifico di essere nel mondo. La cura della malattia mentale non può ridursi a una serie di sintomi, ma deve comprendere l’esperienza soggettiva del paziente.
La differenza tra la spiegazione e la comprensione è centrale in questo approccio. La spiegazione, tipica delle scienze naturali, cerca una causa, mentre la comprensione mira a cogliere il senso del vissuto del paziente, adottando un approccio empatico e umano.
La Psicoterapia Come Spazio per la Parola e l’Ascolto
Nel colloquio analitico il paziente è posto al centro, con la sua storia e il suo modo unico di essere. La psicoterapia valorizza la parola del soggetto, senza forzare interpretazioni da parte del terapeuta. La relazione terapeutica non si basa semplicemente sull’empatia, ma su un ascolto profondo che permette al paziente di esplorare e dare un significato al proprio disagio psichico.
Attraverso la psicoterapia, offro uno spazio sicuro per chi desidera comprendere le proprie difficoltà emotive, supportando i pazienti nel loro percorso di crescita e benessere.