Le Dipendenze
Il discorso sulle dipendenze oggi si è esteso a una varietà di comportamenti e oggetti. Come psicologa e psicoterapeuta a Napoli, credo sia importante approfondire il significato delle dipendenze nella società contemporanea e come la psicoterapia possa aiutare a comprenderle e superarle.
Dipendenze Moderne: Oltre Droghe e Alcol
Oltre alle dipendenze classiche da droghe e alcol, oggi si riconoscono molte altre forme di dipendenza, come la dipendenza affettiva, il gioco d’azzardo, e quella dai social network e dagli oggetti tecnologici. Viviamo in una società del policonsumo, in cui l’offerta di oggetti di dipendenza è vasta e facilmente accessibile.
Questi oggetti, o “gadget” come li definiva lo psicoanalista Jacques Lacan, sono presentati come soluzioni alle necessità quotidiane del soggetto-consumatore, generando un bisogno costante di consumo. Ma qual è la funzione di questi oggetti e perché diventa così difficile smettere?
Dalla “Luna di Miele” alla Necessità
Ogni dipendenza inizia con una fase di luna di miele, un periodo in cui l’oggetto o la sostanza offrono piacere e alleviano l’angoscia. Tuttavia, con il tempo, l’oggetto di dipendenza inizia a dominare la vita del soggetto, trasformandosi in un mezzo necessario per tenere a bada l’angoscia. Questo ciclo porta il soggetto a sviluppare una dipendenza psicologica, per cui l’oggetto diventa indispensabile.
Le Dipendenze come Stampelle per il Soggetto
Gli oggetti di dipendenza finiscono per occupare gran parte della vita del soggetto, diventando una sorta di “stampella” psicologica. Per esempio, un adolescente può usare la sostanza come supporto per affrontare le relazioni con gli altri e l’incontro con l’Altro.
Con il tempo, però, questa “stampella” si trasforma in una gabbia che limita le emozioni e la libertà del soggetto, portandolo a una riduzione delle attività sociali e creative. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra i giovani, che possono abbandonare interessi, sport e amicizie per dedicarsi esclusivamente alla propria dipendenza.
Disconnessione e Isolamento Emotivo
La dipendenza porta spesso a uno sganciamento dai legami sociali e una sconnessione dal desiderio per l’Altro. Il soggetto perde interesse nelle relazioni amicali e amorose, preferendo l’esperienza solitaria con l’oggetto di dipendenza. Questo isolamento crea un effetto di “anti-amore,” come lo definisce Jacques-Alain Miller, in cui la sostanza diventa una risposta universale a ogni angoscia, chiudendo ogni possibilità di dialogo con l’Altro.
La Dipendenza come Oggetto-Analgesico
Freud ha descritto la relazione con l’oggetto di dipendenza come una sorta di matrimonio perfetto, in cui la sostanza o l’oggetto rappresentano un analgesico contro le turbolenze della vita emotiva. Questa relazione si basa sull’illusione di poter evitare l’angoscia e il desiderio, anestetizzando le emozioni e preservando il soggetto dal rischio di un coinvolgimento più profondo.
Alcune sostanze, inoltre, agiscono come acceleratori prestazionali, aumentando le capacità del soggetto e rendendolo più produttivo, spesso per rispondere alle richieste della società moderna.
L’Illusione della Completezza e la Perdita del Desiderio
Gli oggetti di dipendenza creano un’illusione di completezza narcisistica, in cui il soggetto cerca di colmare la propria mancanza attraverso un consumo ripetitivo. Tuttavia, questa mancanza è costitutiva dell’essere umano, e solo attraverso di essa può nascere il desiderio e il senso della vita.
La dipendenza, invece, chiude questo spazio di mancanza, riducendolo a un vuoto che richiede costantemente di essere riempito. Il risultato è una angoscia di imprigionamento, in cui il desiderio viene progressivamente spento.
Il Ruolo della Psicoterapia per Uscire dalla Dipendenza
La consapevolezza di avere un problema è spesso uno degli ostacoli più grandi per chi soffre di dipendenze, poiché la negazione può essere forte. Tuttavia, ci sono momenti in cui il soggetto percepisce che l’oggetto di dipendenza ha un impatto invasivo sulla propria vita. La psicoterapia può aiutare a spezzare questo ciclo di negazione, offrendo uno spazio sicuro per esplorare le cause profonde della dipendenza e per riaccendere il desiderio di un legame autentico con l’Altro.
Attraverso un ascolto empatico e senza giudizio, sostengo i pazienti nel comprendere in profondità le proprie dipendenze, aiutandoli a riscoprire il desiderio come una forza creativa e a riappropriarsi della propria vita.